VECCHI E NUOVI CONFLITTI DI CAPITANATA
Si torna a parlare in questi mesi del Ghetto di Rignano Garganico, da vent’anni luogo di sfruttamento della mano d’opera straniera e regno della più totale illegalità, che oggi la Regione Puglia decide di smantellare. Antonio Fiscarelli, dottorando in Scienze dell’Educazione all’Università Lumiere di Lione e promotore del Centro C.O.S.E. (Cultura, Occupazione Società Educazione) nei Quartieri Settecenteschi di Foggia, ci offre una ricostruzione storica della vicenda, analizzandone criticamente alcuni passaggi e i suoi protagonisti istituzionali e non.
Fra conflitti vecchi e nuovi, l’autore mette in evidenza da una parte l’esigenza di rompere in un punto preciso questa lunga catena che tiene legati un migliaio di esseri umani a una condizione di schiavitù, dall’altra una pluralità di visioni e di concezioni, di etiche, di modi diversi di concepire la reciprocità e l’Altro, avvertendoci che la faccenda non riguarda solo i migranti, ma anche gli operatori del mondo associazionistico anch’essi incatenati a una certa forma di schiavitù cui è vincolato il loro intevento, spinto fra il desiderio di autodeterminazione dei singoli coinvolti e il bisogno di carità spesso mascherata da parole vuote come “partecipazione”…