Il Centro Frantz Fanon e la sua riorganizzazione

Comunicazione rivolta a tutt* coloro che volessero rivolgersi al Centro Fanon per una consulenza o la segnalazione di persone in difficoltà

Siamo in un tempo in cui non si possono fare programmi se non a breve termine. Immaginiamo di qui a fine Aprile? Potremmo, forse, azzardare di guardare un poco più in là, arrivando a Maggio, ma ci sembra avventato. Speriamo, come tutt*, di riprendere quanto prima l’ attività ordinaria presso la nostra sede, testardamente cercata nel lontano 2013 e mantenuta viva e attiva fino all’altro ieri. Da ormai un mese abbiamo dovuto tuttavia ripensare il nostro impegno e la nostra attività clinica, e così faremo nelle prossime settimane, per ridurre i rischi della salute di tutt*.

Di qui a fine Aprile il Centro Frantz Fanon garantirà pertanto la continuità terapeutica (a distanza, e solo laddove strettamente necessario in presenza) a tutti/e i/le pazienti già in carico, così come proseguiranno regolarmente (sebbene in forma telematica) tutte le attività di formazione e supervisione rivolte alle équipe del servizio pubblico, del privato sociale, dell’accoglienza, della scuola …
Il telefono è attivo ma vi chiediamo – laddove riteneste di segnalare situazioni in difficoltà o chiedere una consulenza per una persona o la vostra équipe – di scrivere anche una email all’indirizzo “segnalazioni”. Sarà il canale più rapido per tenerci in contatto.

Ogni due settimane il gruppo del Centro Fanon farà come di consueto la riunione di assegnazione delle nuove situazioni pervenute, valutando di volta in volta le modalità più efficaci per stabilire la presa in carico e un rapporto terapeutico le cui modalità saranno di volta in volta precisate (con whatsapp, zoom, skype, webex…) o per offrire consulenza e supervisione agli operatori e alle operatrici che ne facessero richiesta (con gli stessi o altri strumenti che ci indicherete e che ci permettano di organizzare riunioni on line).

La situazione che si è determinata è complessa e grave, e la ‘quarantena’ ha rivelato con evidenza come anche “l’emergenza” faccia emergere le differenze e la condizione di precarietà di moltissimi, italiani e stranieri. Sappiamo (sapete) di numerose persone in strada, accolte dai dormitori (che hanno modificato gli orari per permettere loro di avere un luogo in cui fermarsi, almeno nel pomeriggio); di mamme sole, senza più diritti di visita dei loro figli (sono stati sospesi tutti gli incontri nei luoghi neutri), confrontate con un’attesa che si fa ancora più infinita di prima; di donne e uomini che sentono ancora più ‘bloccato’ il proprio tempo, il proprio destino. Come sempre, qualcosa fortunatamente si muove anche in senso contrario e controvento, portando qualche seppur effimero sollievo. Ma la perdita di lavoro, la chiusura dei tirocini formativi, la sospensione delle attività scolastiche fa pensare ancora di più ad un futuro che rischia di non arrivare mai

Per questo continuiamo a operare, come gruppo di lavoro che non smette di ascoltare, parlare, lottare insieme. Questo è anche il momento per porre al centro del nostro orizzonte di interventi diritti fondamentali, come il diritto alla salute, alla casa, al lavoro, all’istruzione, e ad assicurare il loro esercizio. Si deve continuare a scrutare un presente spesso angusto e incerto, perché non vi siano abusi o mancanze, e lavorare ancor più ‘in rete’ per rimettere al centro del nostro lavoro il senso di una esistenza piena, garantendo le tutele politiche e giuridiche necessarie a raggiungerla.

Vogliamo regalarvi un nostro sorriso, con la speranza che quanto prima si possa tutt* tornare ad un futuro meno asfittico e buio.

Buon lavoro a tutt* voi,
Associazione Frantz Fanon

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