FEI

SERVIZI PER L’ACCOGLIENZA CLINICA, EDUCATIVA E SOCIALE

Il Progetto intende costruire sul territorio cittadino spazi di dialogo e mediazione nell’ambito della migrazione. Si svilupperà nei mesi di aprile, maggio e giugno 2014, sviluppando e/o promuovendo le seguenti azioni:

1) Attività di etnopsichiatria e mediazione etno-clinica presso il Centro Frantz Fanon di Torino: sarà esteso il Servizio di counselling, psicoterapia e sostegno psicosociale, avendo come principali interlocutrici donne straniere e famiglie immigrate in difficoltà;

2) Dialogo interculturale a scuola: presso il Circolo didattico Ilaria Alpi di Torino, nella Circoscrizione 6, verranno attivati i Laboratori “Uniamo il mondo”, con lo scopo di promuovere un lavoro di sostegno al corpo docente, agli alunni e alle loro
famiglie per affrontare le sfide dell’integrazione scolastica;

3) Parkour di integrazione, per la costruzione di spazi condivisi sul territorio. Immaginare altrimenti la città, insieme.
L’intervento prevede due azioni:
a) Nuovo Cinema Torino: si avvierà una programmazione di film nella nuova Sala cinematografica del Centro Studi Sereno Regis “Gabriella Poli”. 5 gli incontri serali previsti, rivolti a famiglie italiane e straniere.
b) Due Laboratori di Immagine verranno avviati con giovani ragazzi e ragazze, italiani e stranieri, interessati a ripensare le loro memorie migratorie insieme a registi, fotografi, attori, scrittori … per la composizione di memorie del futuro nella loro città in divenire: Torino, le sue periferie e i suoi nuovi centri.

Un video-documentario accompagnerà queste attività.

Il Progetto vede tre Partner coinvolti: l’ASL TO1, la Cooperativa sociale Esserci e l’Università di Torino (Dipartimento di Culture, Politica e Società).

Tre diverse équipe opereranno nella realizzazione delle diverse azioni progettuali.

Équipe clinica: psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, mediatori con esperienza nel settore sanitario, antropologi con formazione nel counselling.

Équipe scolastica: psicologi senior e junior accompagneranno gli alunni e il corpo docente nella supervisione dei Laboratori Uniamo il mondo. Sono previsti sia interventi di formazione che di sensibilizzazione delle famiglie.

Équipe sociale: ricercatori, scrittori, attori e tecnici dell’immagine si incontreranno con giovani stranieri per esplorare insieme le modalità originali di abitare il proprio territorio e consolidare nuove memorie dei luoghi: dalla periferia al centro (e ritorno).

Il progetto prevede anche la figura di un esperto di monitoraggio esterno e di un revisore per la verifica della rendicontazione (certificatore dei progetti europei).

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